disorder

a volte il dolore è muto

totalmete muto. privo di parole, di verbi. di soggetti. di tutti quei bellissimi aggettivi che ti colorano la giornata.. muto………..

a volte ti trovi totalmente sperduta in una situazione troppo grande, troppo violenta per poterla affrontare, corri via senza vedere, senza pensare, senza respirare e ti trovi in mezzo alla strada, una strada piena di gente che corre, salta, beve, ride e tu, in mezzo cerchi solo di arrivare a casa.. la tua casa.. che non è nemmeno più casa tua e pensi che, poco male, fare degli scatoloni è proprio quello di cui avresti bisogno, ma non basta perchè sono già pronti e il tuo desiderio sarebbe di lacerarti la carne.. veder sgorgare del sangue dolce e compromesso………… voglio del sangue nuovo. nuovo ossigeno, nuove mani, nuovi occhi……

non posso essere io quella che si è vista togliere pian pianino tutti i vestiti, i muri, le convinzioni da qualcuno che non esiste nemmeno per se stesso

non posso essere io quella che è stata in un angolo ad aspettare i comodi di qualcuno che non sà nemmeno come gestire la propria vita,

non sono io perchè a me in un angolo non mi ci ha mai messo nessuno, non sono io perchè io non ho mai amato niente, non sono io perchè io credo troppo in questa fottuta realtà..

non sono io

non ero io………… se solo avessi delle lacrime, rimaste da qualche parte, potrei usarle proprio ora per tirare una riga, adesso ne avrei bisogno per compatirmi un pochino e volermi bene, proprio ora che mi sono fermata dal correre tanto in tondo potrei usarle per pulirmi gli occhi da tutta questa spazzatura a cui mi sono prostrata con ignoranza.

forse il mio modo è solo l’odio….. ma l’odio ti inganna, l’odio perdona subito, dimentica e ti ritrovi a ricominciare da capo ad amare.. no non posso odiare, sarebbe troppo facile, per me per te per la moltitudine di facce che mi guardano chiedendosi quale sarà la mia reazione… non ci sono strade brevi,, questo lo dovrò accettare prima o poi .., il mio viaggio è stato anche questo, dovevo incappare prima o poi in qualcuno che mi togliesse totalmente la razionalità e me la risputasse in faccia ridendo….

non c’è ironia stasera, mi sento violentata del mio sarcasmo, perchè non ci trovo un cazzo da ridere e per assurdo l’unica persona con cui sono incazzata è me stessa…

perchè ora pensiamoci bene.. io sono una figa da panico.. non dico bella…. per amor di dio, bella è un altro genere, io sono IO,
vivo con me da 27 anni, ne abbiamo passate tante e ho imparato a capirmi e a volermi bene in un certo senso o almeno a rispettarmi… strada dura e in salita che ho percorso con corda e ramponi fino alla cima…

non volevo andarmene così, cazzo, forse sono io il problema, questa volta volevo davvero andarmene mantenendo dei cazzo di legami col fottuto posto in cui ho lavorato, coi posti in cui ho bazzicato a caso.. e invece niente, compromessa anche questa città, compromessa io………… e adesso davvero ha il sapore di una fuga e perde il significato simil-maturo che volevo dare alla mia scelta!!!!!! vabbè, poco male, finchè ci saranno città ci saranno me pronte a mettersi in gioco senza risentimento…..

Io vorrei farti dormire, ma come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici·

Ma succederà così anche a te. Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani. Guarda, Natalia, il cielo! È una meraviglia!

– Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Le notti bianche

grazie a dio o chi per lui ci sono i libri

 

 

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